Nonostante gli allarmi di questi giorni per il diffondersi del virus Zika, si può tranquillamente viaggiare in gravidanza. Esistono infatti molte destinazioni sicure per chi è incinta o sta pianificando una gravidanza. Paesi privi di rischi sanitari, zone malaria-free, nazioni dove la sicurezza è ai massimi livelli: andare in vacanza quando si aspetta un bambino si può e, per la propria felicità, si deve.

Pinky Beach a Rottnest Island, West Australia

Panorama di Pinky Beach, a Rottnest Island, in Australia

Restare in Italia può essere la soluzione più semplice, ma se si vuole andare all’estero, magari al sole dei Tropici? Ecco le mete a lungo raggio più sicure per viaggiare col pancione, o quando si sta cercando una gravidanza.

1) Australia: poteva essere altrimenti? Innanzitutto è sicuro volare in Australia, grazie a Qantas. Poi è uno dei Paesi migliori dove vivere, e con le città con la reputazione più alta. L’Australia è molto sicura sotto il profilo sanitario e politico, ed è la destinazione con il livello più basso di pericolosità al mondo.
2) Polinesia: anche in questo caso, la destinazione ha un indice di pericolosità tra i più bassi al mondo. Nello specifico, in Polinesia Francese la situazione politica è serena e, sotto l’aspetto medico, non è prevista alcuna vaccinazione obbligatoria.
3) Nuova Zelanda: politicamente stabile, è un Paese con un sistema sanitario molto buono, soprattutto nelle aree urbane. In Nuova Zelanda non ci sono rischi per la salute, a parte quello di innamorarsi di questa destinazione e non voler più tornare a casa!

Vallee de Mai, Praslin, Seychelles

Una passeggiata romantica nella Vallée de Mai a Praslin, Seychelles

4) Seychelles: siamo in Africa, ma qui la malaria e le altre malattie tropicali sono sconosciute. Lo stile di vita alle Seychelles è molto rilassato, un toccasana per l’umore.
5) Giappone: l’assistenza sanitaria è di alto livello, i trasporti, soprattutto in città, comodi e veloci. Un viaggio in Giappone a primavera, in occasione della fioritura dei ciliegi, può essere di buon augurio, soprattutto se durante il pic-nic un petalo di ciliegio vi cade nella tazza di tè (evitate però il sakè!)