Haere mai, haere mai rā…
Haere mai i te fare nei…
Haere mai e tāmā’a…
Haere mai, haere noa mai!
Accomodati, sei il benvenuto…
Accomodati nella mia casa…
Accomodati e mangia con me…
Accomodati, dai vieni!
C’è qualcosa di magico all’arrivo in Polinesia: già scendendo dall’aereo a Tahiti vi sembrerà di venire catapultati in un mondo differente da ciò a cui siete abituati. Troverete semplicità, disponibilità, sorrisi e un’accoglienza che va oltre ai concetti standard di ospitalità turistica.
Antica Tradizione di ospitalità
Attorno all’anno 1000, il leggendario Tetuna’e, un ari’i nui (capo tribale), primo grande legislatore ed esperto nelle tradizioni, impose un codice di regole sociali che modellarono alla radice la comunità polinesiana del tempo.
Non si trattava di leggi, o regole imposte dall’alto, ma invece di precetti di fratellanza, accoglienza e umanità, che gettarono le basi di quel particolare concetto di ospitalità polinesiana che è sopravvissuto inalterato nel tempo.
“Non distogliere lo sguardo da colui che passa davanti alla tua casa senza invitarlo a mangiare con te.”
“Non guardare con indifferenza il viaggiatore che passa davanti alla tua porta. Invitalo a casa tua (…)”
Anche oggi l’antica tradizione dell’ospitalità polinesiana continua a sopravvivere e si ritrova non solo nei resort, ma soprattutto nelle pensioni a gestione famigliare, piccoli paradisi conviviali dove scoprire il vero spirito di Tahiti.
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Collana di fiori e di conchiglie
All’arrivo in una della isole della Polinesia francese, verrete accolti, quasi come un eco dell’antica tradizione di Tetūnae, da gesti simbolici e rituali molto importanti.
Immancabile è la collana di fiori freschi, chiamata lei, che viene posta attorno al collo del visitatore, avvolgendolo da subito nei profumi e colori della Polinesia. Il lei è simbolo di benvenuto, ma anche più profondamente di rispetto e affetto nei confronti del nuovo arrivato.
Alla partenza, invece, la collana di fiori freschi viene sostituita da una collana di conchiglie, un portafortuna che serve ad augurare un buon viaggio e un possibile ritorno alla fenua, la terra di Tahiti, in futuro.
Fiore di Tiare e accoglienza
Un altro simbolo di benvenuto e accoglienza è il tradizionale fiore di Tiare (gardenia tahitensis). In passato regalare un fiore di Tiare simboleggiava un forte sentimento di amore o amicizia: si narra infatti che questo fiore venne utilizzato addirittura da Ta’aroa, il dio creatore, per placare gli animi delle altre divinità in guerra tra loro.
Al giorno d’oggi il Tiare viene portato dietro l’orecchio sinistro se il proprio cuore è occupato, altrimenti dietro al destro se si è liberi, diventando un effettivo indicatore della propria situazione sentimentale. Indossare un fiore di tiare dietro l’orecchio, qualunque esso sia, è anche sinonimo di pace interiore, gioia di vivere e desiderio di condividere questo primordiale e divino sentimento di accoglienza.