Siamo tutti consapevoli che oramai il virus Covid-19 ha cambiato le nostre abitudini, il modo di spostarsi e di interagire. Quelle che erano le nostre certezze sono crollate e l’unica cosa certa è che non possiamo dare nulla per scontato quando si parla di viaggi o anche piccoli spostamenti.
Ma cosa significa viaggiare durante e post Covid19? Quali sono le domande che dobbiamo farci e quali le risposte?
Possiamo Partire? Possiamo Rientrare?
Una lettura veloce sugli adempimenti richiesti dal paese di destinazione, una registrazione on line o poco di più; tanto bastava fino a gennaio 2020 per viaggiare. Il passaporto Italiano era accettato ovunque, in rari casi era richiesto un visto, ma non è mai stato difficile ottenerlo.
Ora dobbiamo riverificare tutto. Posso entrare? Posso transitare per quel paese? Posso rientrare senza fare quarantena?
La situazione è fluida e fare previsioni è molto difficile, in generale il turismo è il settore più penalizzato perché spostarsi per turismo è raramente visto come una necessità primaria.
Alcuni paesi Extra UE hanno riaperto le porte al turismo con o senza protocollo di sicurezza. Eppure in molti casi non si può partire… il DPCM in vigore fino al 13 novembre vieta i viaggi per turismo extra UE inclusi alcuni tra i territori Francesi situati al di fuori del continente Europeo, e nulla fa pensare ad allentamenti della normativa nel prossimo futuro. Non è certamente facile dare una giustificazione del divieto di viaggio verso destinazioni Covid-free o quasi, possiamo solo adeguarci.
Le strategie per il futuro richieste a gran voce da vettori e tour operator prevedono test rapidi in aeroporto e corridoi sanitari aperti per alcune destinazioni al posto di blocchi generalizzati e quarantene al rientro, ma i tempi di recepimento dei governi sono molto incerti. Di fatto sappiamo solo cosa è possibile fare nel corso del presente DPCM, con un minimo margine di rischio, ed è meglio pianificare viaggi solo verso destinazioni che hanno già aperto le porte ai turisti.
Cosa succede nelle mete di Kia Ora Viaggi?
Polinesia Francese, Maldive e Seychelles già ora accolgono i turisti, in genere è richiesto un tampone eseguito prima della partenza. Si presuppone che continueranno ad accoglierci anche nei prossimi mesi e quando sarà possibile nuovamente partire per turismo le troveremo operative.
La Polinesia Francese, ufficialmente territorio Francese d’Oltremare, ha aperto le porte al turismo fin dal 15 luglio 2020 con un rigido protocollo che permette di limitare la diffusione del contagio nelle isole. Per effetto del Travel Ban americano i voli in partenza da Parigi non possono fare scalo a Los Angeles o San Francisco e sono deviati via Vancouver nel prossimo futuro, senza possibilità di stop over perché anche il Canada non ammette i viaggiatori.
Stati Uniti d’America: tutto fermo fino alle elezioni, le principali decisioni sono posticipate e demandate al prossimo mandato presidenziale, ma è anche necessario verificare le disposizioni dei singoli stati e a volte da contea a contea. Al momento non è possibile viaggiare verso gli USA dalla UE, staremo a vedere, siamo fiduciosi che l’apertura sarà in tempi ragionevoli e non molto distanti da quelli Europei.
Quando si potrà viaggiare nuovamente tra Europa e USA?
Giappone: la destinazione è ancora chiusa al turismo internazionale, ma c’è un clima di cauto ottimismo per il 2021 e le prenotazioni sono aperte, anche in vista delle prossime Olimpiadi. Si parla di riapertura ad aprile 2021, con alcuni requisiti quali test prima della partenza, app per monitorare quotidianamente il proprio stato di salute in sostituzione della quarantena obbligatoria. La notizia da Japan Times.
L’Australia e la Nuova Zelanda mantengono i confini ben chiusi e al momento non è stata realizzata neppure una sorta di “bolla” per la libera circolazione tra questi paesi; gli spostamenti tra gli stessi stati Australiani non sono stati possibili per lungo tempo, stanno riaprendo in questo periodo.
Non è possibile prenotare per viaggi con partenza antecedente a luglio 2021 e anche per le partenze successive è meglio limitare gli spostamenti con voli domestici, considerare tappe di ampia durata, fly and drive ecc; questo perché i primi mesi dopo la riapertura saranno particolarmente critici, a fronte anche delle recenti dichiarazioni che parlano di chiusura per tutto il 2021.
Per tale motivo, per salvaguardare il nostro lavoro e anche tutelare i viaggiatori al momento le nostre vendite sono chiuse verso Australia e Nuova Zelanda fino a nuove notizie ufficiali più incoraggianti.
Australia stop ingressi fino al vaccino
Le dichiarazioni di Josh Frydenberg
Le Fiji, le Cook e altre destinazioni del Sud Ovest Pacifico non ricevono turisti da marzo. Il turismo generava oltre il 30% del Pil delle Fiji, praticamente tutti i lavoratori del comparto si sono trovati disoccupati dall’oggi al domani. Paradossalmente la disoccupazione è diminuita, nel senso che un po’ tutti hanno dovuto darsi da fare, coltivare la propria terra, andare a pescare ecc. per poter dare da mangiare alle proprie famiglie dove prima poteva bastare uno stipendio solo.
I governi delle isole speravano di poter aprire dei corridoi con l’Australia e la Nuova Zelanda che rappresentano i principali mercati, ma ancora non è successo. Tutti i resort, di conseguenza, sono chiusi da mesi e necessiteranno di radicale manutenzione alla riapertura, confidiamo sui necessari aggiornamenti da parte dei nostri corrispondenti prima di riaprire le vendite, in modo da proporre sistemazioni in buone condizioni di operatività e manutenzione.
L’articolo: I lavoratori del turismo alle Fiji si trasformano in agricoltori e pescatori.
Quando ritorneremo a viaggiare come abbiamo sempre fatto?
Il turismo è stato il primo settore fermato dalla pandemia e sarà purtroppo l’ultimo a ripartire. La Iata stima un ritorno al traffico del 2019 non prima del 2024 o 2025. Ciononostante siamo certi che si potrà ricominciare a viaggiare nel 2021, magari dopo la primavera. Pertanto prima del rientro a “normalità” dovremo auspicarci di poter partire in una nuova modalità di viaggio, che sia sicuro e autorizzato.
Per questo non dovremo attendere il 2024 ne siamo certi!
I protocolli e le nuove modalità di spostamento “anti-Covid” attuali o in corso di implementazione per viaggiare richiedono tutti o quasi i seguenti elementi:
- test PCR (tampone molecolare) poco prima della partenza, assicurazione sanitaria obbligatoria;
- uso di mascherine negli aeroporti e in volo, revisione delle procedure di servizio e distanziamento in volo;
- talvolta app di tracciamento o dichiarazione on line del proprio programma di viaggio, monitoraggio delle condizioni di salute, sottoscrizione di adesione alle normative locali “anti-Covid” comprensive di autodichiarazione dello stato di salute alla partenza e durante il viaggio in caso di sintomi.
Quando avremo lasciato alle spalle l’esperienza Covid-19, alcune di queste cose spariranno, non sappiamo se alcune norme o protocolli verranno mantenuti e per quanto tempo.
Cosa succede nel frattempo nel settore del turismo?
VOLARE In mancanza di passeggeri molte compagnie aeree sono costrette a cancellare voli, ridurre le frequenze, nel migliore dei casi lasciare a terra gli aerei più grandi o vecchi. Abbiamo assistito al prepensionamento dei giganteschi A-380 per quasi tutti i vettori. I cambiamenti alla programmazione potrebbero essere decisi anche a circa un mese prima della partenza.
Per le cancellazioni potrebbe essere offerto un rimborso del biglietto che include il volo cancellato, non automaticamente per il resto de ll’itinerario, se ci sono altri biglietti. Nel pianificare un viaggio è bene quindi avere date flessibili e limitare il più possibile il numero di vettori e paesi toccati. Mentre prima si potevano acquistare con discreta tranquillità dei biglietti separati, ora è meglio avere un titolo di viaggio unico, per lo meno per i voli principali e insostituibili.
Meglio attendere se dovete acquistare separatamente dei voli di avvicinamento, per esempio dalla Sicilia a Roma da dove parte il vostro primo volo del pacchetto di viaggio acquistato.
In alcuni casi i servizi quali pasti speciali o altri tipi di richieste sono state sospese, le procedure rallentate per consentire il distanziamento e il servizio di bordo è limitato per via delle misure anti-contagio.
Volare è comunque molto sicuro, il ricambio d’aria regolare e i filtri di ultima generazione a bordo unitamente all’obbligo di mascherine garantiscono ottimi livelli di sicurezza e bassissimo rischio di contagio. Un recente studio messo a punto da IATA (International Air Trasnportation Association) evidenzia che il livello di contagio è stato prossimo allo zero.
Lo studio della IATA
SOGGIORNI Molti hotel hanno chiuso durante il primo lockdown e non hanno più riaperto. Alcuni restano chiusi perchè hanno anticipato lavori di ristrutturazione che saranno svolti anche nel corso di tutto il 2021, altri non hanno ancora previsto di riaprire. In alcuni hotel aperti potrebbero verificarsi disservizi quali mancanza di personale, limitazione delle offerte di ristorazione o delle attività anche a causa delle misure anti-covid.
TOUR E SERVIZI LOCALI Non si può essere certi che i fornitori locali saranno operativi perchè necessitano di un numero minimo di clienti per coprire i costi, questo vale soprattutto per chi muove grossi numeri di persone, un po’ meno per le guide private e le piccole imprese residenti che già da prima garantivano l’operatività anche con 2 passeggeri.
CITTA’ Il volto di molte città è cambiato dopo il Covid. Lo smart working ha di fatto determinato uno spopolamento dei grandi centri e un crollo dell’economia di quartiere. Molti ristoranti e negozi stentano a sopravvivere, le vie della movida sono insolitamente tranquille, ma c’è anche un aspetto che per molti è positivo: visitare New York o S. Francisco non è mai stato così economico!
FONTI DI INFORMAZIONI E’ evidente che qualsiasi sito web vogliate consultare dovrà essere aggiornato alla situazione attuale, non possiamo prendere ciecamente a riferimento le recensioni di Tripadvisor precedenti il Covid (non lo facevamo nemmeno prima, figuriamoci ora!).
AGENZIE RICETTIVE E ASSISTENZA IN LOCO E’ ora più che mai fondamentale avere validi riferimenti in loco che forniscano assistenza e informazioni aggiornate sullo stato dei servizi, che possa offire soluzioni in caso di chiusura degli alloggi o altri imprevisti ed assistervi per limitare le spese di modifica. Supportare totalmente la filiera e le agenzie ricettive locali alle quali normalmente ci appoggiamo è particolarmente importante in questo momento storico, in quanto le agenzie coordinano, ridistribuiscono risorse sul territorio, sono fondamentali per una buona parte dei viaggiatori. In questo momento sono particolarmente in sofferenza per la mancanza di prenotazioni confermate fruibili e contestualmente per l’enorme mole di lavoro data dalle cancellazioni e dai cambi, perché i loro ricavi sono in percentuale ai servizi effettivamente fruiti. Occorre avere pazienza se i tempi di risposta si allungano e rispetto del loro ruolo fondamentale, farle lavorare vuol dire anche aiutarle a superare questo momento difficile, è importante continuare ad avere fiducia affinché possano superare la crisi e continuare a supportare l’economa locale anche nel prossimo futuro.
AZIONI GOVERNATIVE I paesi, chi più chi meno, stanno sostenendo economicamente, almeno in parte, la filiera, con cassa integrazione, erogazioni e prestiti, legislazioni temporanee allo scopo di tenere in vita la filiera. Forse non è stato fatto abbastanza, ma di sicuro non manca la voglia di viaggiare e di lasciarsi alle spalle tutto questo, non appena possibile.
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