Tahiti non è necessariamente una destinazione per gay ma sicuramente è una meta gay friendly. É uno dei luoghi più romantici della terra, un vero paradiso per una fuga d’amore; per coppie di qualunque orientamento sessuale.

Qualsiasi sia la tua idea di viaggio, quest’isola saprà stupirti: spiagge di sabbia bianca, rilievi montuosi, fauna marina eccezionale e un passato variegato.
Rimarrai piacevolmente colpito dalla straordinaria accoglienza della popolazione locale: i polinesiani sono alcuni dei popoli più gentili, premurosi e con larghe vedute al mondo!

Grazie a queste caratteristiche, la società tahitiana si è sviluppata nel tempo rispettando le persone per come sono, nella loro essenza, senza alcun tipo di discriminazione. Il loro modo di pensare è “sii semplicemente te stesso”, motivo per cui sono molto aperti anche sul tema dell’identità sessuale.

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Abitanti di Tahiti

La curiosa tradizione dei Mahù

Se hai già visitato Tahiti, probabilmente avrai conosciuto i Mahù; se invece non hai idea di chi siano queste cordiali e servizievoli persone eccoti svelata la loro identità!

Sin dal principio della storia tahitiana, la tradizione voleva che, nelle famiglie numerose senza figlie femmine, un figlio venisse cresciuto come se fosse una bambina; stando a casa, vestendosi con abiti da donna, prendendosi cura dei bambini e occupandosi delle faccende domestiche. Questo figlio prendeva il nome di Mahù.
Nella Polinesia pre-coloniale i Mahù venivano addirittura considerati delle divinità, con veri pregi, dato che possedevano sia doti tipicamente femminili, sia maschili.

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Mahù – Foto di: Patxi Uriz Domezáin

Ad oggi si ipotizzano tre motivi principali per cui questo fenomeno accadeva: preservare qualche ragazzo, dato che molti perdevano la vita in scontri tra clan, avere un aiuto in casa e controllare le nascite.
Una volta adulti, i Mahù, si comportavano esattamente come le donne; si facevano tatuare il corpo in zone come caviglie e fondo schiena. Spesso venivano assunti nelle case degli Arii, principi e capi clan, come maggiordomi di fiducia.

Se avrai il piacere di parlare con un Mahù e gli chiederai come si posiziona dal punto di vista sessuale, nella maggior parte dei casi ti dirà che è un Mahù, nient’altro.
Sono ben integrati nella società in cui vivono, spesso lavorano nelle strutture turistiche proprio perchè molto gentili ed educati, come anche in uffici governativi in cui si contraddistinguono per la loro precisione ed efficienza e sono tra gli organizzatori di qualche festa importante.

Al giorno d’oggi pare che i tahitiani abbiano smesso di scegliere di educare uno dei propri figli maschi come una donna; uomini e donne crescono nel modo in cui si identificano maggiormente.

Mahù e Rae Rae

Con l’arrivo dei marinai e militari occidentali, alcuni Mahù hanno cominciato ad atteggiarsi in modo provocante, iniziando così a prostituirsi. I polinesiani identificano queste persone con il nome di rae rae. Quest’ultimi, contrariamente ai Mahù, rigettano il loro sesso, fanno cure ormonali per cambiare il proprio corpo e spesso si allontanano dalla famiglia originaria, vivendo in modo più emarginato.
I Mahù, invece, sono socialmente riconosciuti in quanto la loro figura ha radici profonde nella storia tahitiana e, non sono necessariamente omosessuali.

Come puoi capire, a Tahiti non c’è alcun problema di identità di genere; ulteriore conferma di ciò è il concorso di bellezza “Miss Vahine Tane” che si svolge ogni anno tra i mesi di agosto e settembre, in cui si nomina il rae rae più bello… O più bella!

Paul Gauguin e il “terzo sesso”

Arrivati a questo punto, avrai ben capito che la tradizione dei Mahù ha origini antichissime; anche il celebre artista Paul Gauguin, quindi, nel lontano 1891 entrò in contatto con questa realtà.

Sbarcato a Tahiti da perfetto bohémien borghese, con vestiti stravaganti e capelli lunghi, fu scambiato dagli abitanti locali proprio per un Mahù!
Questo terzo genere è stato poi ripreso in vari dipinti del pittore, tra cui “Tre Tahitiani” del 1899.
Qui, Gauguin, ritrae esplicitamente l’ambiguità sessuale, raffigurando sulla destra una persona dalle sembianze femminili ma con tratti decisamente mascolini (se paragonati a quelli della donna di sinistra) che probabilmente rappresenta un Mahù.

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Tre Tahitiani, Paul Gauguin

Vuoi viaggiare in Polinesia?

Qualsiasi sia il tuo orientamento sessuale, a Tahiti ti sentirai sempre più che benvenuto! Se stai pensando di organizzare qui il tuo viaggio di nozze, coppie gay o etero godranno di interessanti benefit. Chiunque cerchi un angolo romantico di paradiso, in queste isole potrà vivere momenti indimenticabili.

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