La tradizione culinaria Filippina è meno famosa di quella di altri paesi  asiatici come ad esempio Thailandia e Vietnam –  ma con oltre 7.000 isole e una storia “colorita”, questo arcipelago offre una straordinaria varietà di prodotti e alcuni piatti tipici davvero deliziosi, un ulteriore motivo per decidere di partire subito per queste isole!

L’abbondanza di risorse di un territorio così vario ha contribuito allo sviluppo della gastronomia, con ricette a base di pesce, verdure, carne, con vari metodi di cottura: bollitura, griglia, stufatura e cottura a vapore.  La cucina filippina è stata poi fortemente influenzata da secoli di scambi commerciali con Spagna, Cina, Francia, Sud-Est asiatico e Stati Uniti.

Piatti popolari come il pancit (noodles o spaghetti cinesi) e la lumpia (involtini primavera) sono un’eredità cinese. Gli spagnoli hanno lasciato una grande eredità sulla cucina del maiale, in particolare il lechon (un maiale intero arrostito) e il flan (un budino). I soldati indiani che si stabilirono nelle Filippine durante l’invasione britannica, pare abbiano introdotto il kare-kare (tradizionale stufato di coda di bue). Queste influenze culturali e i diversi metodi di preparazione rendono il cibo delle Filippine sorprendente e complesso.

Lechon

La cultura del cibo alle Filippine

Di solito i filippini consumano cinque pasti al giorno. Si inizia con una prima colazione seguita da uno spuntino alle 10:00 chiamato merienda. Dopo pranzo c’è un’altra merienda intorno alle 16:00 – abbastanza ricca per sentirsi sazi fino all’ora di cena. Durante l’happy hour vengono serviti degli antipasti finger-food, e non è raro concludere una serata con dolci o frutta, cocco e caramello come ingredienti principali. Nelle aree urbane viene data maggiore enfasi alla cena, mentre i residenti delle zone rurali e più poveri consumano i pasti più abbondanti a metà giornata. A differenza delle culture occidentali, i piatti filippini sono tutti serviti contemporaneamente e mangiati con forchette, cucchiai o dita. Gli occidentali notano fin dal principio sulla tavola filippina l’assenza del coltello.

I filippini sono orgogliosi dei loro piatti che riflettono le loro origini indigene, ma non disprezzano le influenze straniere. Tra i piatti i più popolari ci sono le carni marinate in salsa Adobo; Dininding, un piatto tradizionale che unisce verdure e frutti di mare; Laksa, un crogiolo di gamberi, maiale e verdure; l’Estofado, un piatto di carne fritto con le patate. Risparmiate spazio per vari dessert: flan, torte di riso zuccherate, insalate di ambrosia e crema pasticcera al caramello.

Purtroppo si sta molto diffondendo anche un’ampia varietà di Junk food, soprattutto nelle città, dovuto alla mancanza di tempo e al costo irrisorio, la qualità dell’alimentazione dei filippini purtroppo non è sempre ottimale.

Per i più curiosi proponiamo due ricette della cucina Filippina.

Sisig

Una specialità delle Filippine per i palati raffinati è Sisig. Il fegato, le orecchie e le guance del maiale sono ridotti a una specie di macinato. Si possono aggiungere uova, fegatini di pollo. Il condimento base è dato dal peperoncino e dal succo di un particolare agrume, il Calamondino. Il Sisig viene solitamente gustato durante le feste, ma anche durante le gite in spiaggia accompagnato spesso con un buon bicchiere di birra ghiacciata che ne esalta il sapore.

Sisig - piatto tipico filippino

Sisig – piatto tipico filippino

Vi serviranno:

  • 1 kg di guanciale di maiale.
  • 480 ml di acqua.
  • 240 ml di succo di ananas.
  • 5 g di semi di pepe nero.
  • 6 pezzi di fegato di pollo.
  • 100 g di cipolla affettata.
  • 2 spicchi di aglio tritati.
  • 15 ml di salsa di soia scura (facoltativa).
  • 120 ml di aceto di Paombong (puoi sostituirlo con qualunque altro aceto).
  • 60 ml di succo di calamondino.
  • Peperoncino
  • Sale q.b.

La preparazione:

Lessate il guanciale con il succo di ananas per ammorbidirlo. Infilate la carne e il fegato di pollo sopra degli spiedini per barbecue. Cuocete sulla carbonella. Tagliate la carne e il fegato fine e fateli rosolare con tutte le spezie in un wok. Aggiungete tutti gli altri ingredienti. Portate a bollore la pietanza finché la consistenza si riduce a quella di uno stufato. Servite su un piatto rovente con un uovo fresco (da mescolare). Prima di gustare spremete un calamandino (piccolo limone/lime locale) sul piatto.

Anche se molti viaggiatori non si avventurano ad assaggiare Sisig perché la parte del maiale che viene utilizzata non è molto diffusa in Italia, noi durante il nostro viaggio alle Filippine l’abbiamo gustato. Garantiamo che è delizioso!

 

Adobo

Questo piatto potrebbe essere considerato il piatto nazionale delle Filippine per eccellenza. Il termine “adobo” che significa marinare ha origini spagnole. Abbiamo ricavato questa ricetta da una ragazza Filippina che vive a Padova.

Adobo di Pollo

Vi serviranno:

  • 1kg di pollo tagliato in pezzi a vostro piacere
  • 4 cucchiai di salsa di soia
  • mezza cipolla tagliata a fette
  • pepe nero intero a piacere
  • 1 filo di olio
  • 3 spicchi di aglio tritati
  • 2 pezzi di zenzero tritati
  • 3 foglie di alloro secche o di più se volete avere più aroma
  • 250-500 ml di acqua
  • 2 cucchiai di aceto
  • mezzo cucchiaio di zucchero

In un contenitore mettete a marinare il pollo con la salsa di soia, cipolla e pepe nero. Coprite e lasciatelo riposare per almeno 3 ore. In una padella mettete un filo di olio, fate rosolare l’aglio e lo zenzero. Quando avranno preso colore aggiungete i pezzi di pollo e cuocete tutti i lati per qualche minuto con il fuoco medio. Aggiungete tutta la salsa della marinatura e l’acqua e fate bollire. A ebollizione aggiungete le foglie di alloro, riducete la fiamma, mettete il coperchio e lasciate cuocere per 30 minuti o fino a quando il pollo sarà tenero. Ogni tanto date una mescolata per evitare che il pollo si attacchi alla padella. A questo punto aggiungete l’aceto, mescolate il tutto e lasciatelo sul fuoco basso per altri 10 minuti. Aggiungete lo zucchero e spegnete il fuoco. Servitelo con un bel piatto di riso bianco.

La preparazione di questo piatto è così semplice che potrete farlo da veri filippini!

Il Galateo Filippino a Tavola

Se siete invitati per cena a casa di una famiglia filippina, è ritenuto “bon ton” complimentarsi con la padrona per la bellezza della casa. Non sbaglierete portando come dono di ringraziamento per l’invito una scatola di cioccolatini e fiori (purché non siano gigli o crisantemi). Si può portare anche un regalo incartato, ma c’è da tener presente che il protocollo filippino richiede che il regalo non venga aperto fino a dopo che ve ne siete andati. Lasciate ai padroni l’iniziativa di accomodarvi a tavola e servirvi da mangiare. Tenete il cucchiaio nella mano destra per guidare il cibo sulla forchetta alla vostra sinistra. I pasti sono serviti in stile familiare, quindi mai prendere qualcosa da un piatto comune con le vostre posate – utilizzate i cucchiai di servizio che lo accompagnano. Se godete dell’ospitalità per più di una settimana, si usa scrivere una nota di apprezzamento a mano.

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