Oggi scoprirete uno dei pochi paradisi naturali ancora esistenti nel nostro pianeta: le Samoa.
Un arcipelago meraviglioso, ancora poco conosciuto, in cui la natura la fa da padrona!
E’ bene sapere che esitono due giurisdizioni: le Samoa Occidentali, formate da due grandi isole, Savai’i e Upolu, e quelle Orientali, conosciute più comunemente come Samoa Americane. Tutte hanno alcuni denominatori comuni: una vegetazione lussureggiante, acque cristalline, spiagge circondate da una natura selvaggia e palme da cocco… senza dimenticare l’ospitalità della popolazione locale!
Questi sono solo alcuni degli aspetti che renderanno indimenticabile la vostra vacanza nel cuore del Pacifico!
Eccovi, quindi, l’intervista alla nostra Elena che per Kia Ora Viaggi ha visitato queste terre ancora poco conosciute! Una lista di consigli utili e luoghi imperdibili per il vostro viaggio alle Samoa!
Buona lettura! 😉
Le Isole Samoa sono vicine alle Fiji, perché soggiornare proprio su questo arcipelago?
Perché sono una meta ancora poco frequentata dal turismo di massa e questo le rende affascinanti, integre ed autentiche. Le isole sono piuttosto grandi e l’entroterra è ricco di vegetazione, con foreste verdi e rigogliose, piene di bellissime cascate a picco. Le spiagge poi sono praticamente deserte, alcune più curate, altre selvagge e piene di palme da cocco!
Qual è il periodo migliore per visitare le Isole Samoa?
Sicuramente è più consigliabile la stagione secca (Maggio-Ottobre) perché meno umida e piovosa, ma con temperature comunque calde. Da Novembre ad Aprile, durante la stagione umida, le temperature sono più alte ma c’è un maggior rischio di precipitazioni.
Quali sono le tappe imperdibili delle Samoa?
Ad Upolu, nella capitale Apia, vale una visita il mercato locale e il Museo di Stevenson.
Percorrendo la strada che gira tutta l’isola, si possono vedere cascate meravigliose, come le Sopoaga Waterfall o le Papapapaitai Waterfall. Da non perdere, poi, le Piula Cave Pool, una piscina naturale con vista oceano, e soprattutto il To Sua Ocean Trench: anch’essa una piscina naturale raggiungibile scendendo una scaletta vertiginosa!
Nell’isola di Savai’i, invece, consiglio un’escursione nella parte più occidentale dell’isola fino al Falealupo Rainforest Preserve, dove potrete percorrere un breve ma emozionante ponte sospeso nella foresta, il “Canopy Walkaway” (la vista, in cima, è davvero stupenda!).
Se avete un’auto a noleggio, spingetevi fino alla spiaggia di Cape Vaitoloa: bellissima, selvaggia e immacolata.
Negli Alofaaga Blowholes potrete poi divertirvi cercando di immortalare questi finti “geyser”!
Particolarmente impressionanti sono i Lava Fields: una distesa coperta di lava, i resti di un’eruzione avvenuta lo scorso secolo, in cui l’unica costruzione rimasta in piedi è un’antica chiesa in pietra.
Quanto tempo consiglieresti di soggiornarci per poter godere al massimo di tutto ciò che le isole offrono?
Se si vogliono vedere entrambe le isole, cosa che consiglio di fare, almeno una settimana è necessaria.
Cosa ti porti nel cuore dopo questo viaggio alle Samoa?
Ciò che più mi ha colpito delle Samoa è il loro essere ancora molto autentiche e per nulla affollate – nel traghetto che collega Upolu a Savai’i io ero l’unica straniera!
È una meta tutta da scoprire, perfetta anche per chi non cerca la solita destinazione “mare”; è una terra ancora molto legata alle tradizioni e alla cultura locale e, allo stesso tempo, molto aperta ai pochi che si spingono fin lì per scoprirla.
Curiosità che ti vengono in mente relative alla cultura locale?
La famiglia è fondamentale per i Samoiani, sono ancora molto legati al concetto di “famiglia allargata” nel senso che sorelle, fratelli, zii, cugini e parenti vari spesso abitano nelle vicinanze. Ogni famiglia ha nel proprio terreno un portico aperto, detto “fale tele” (ossia “casa grande”) coperto da un tetto e circondato da pilastri tutto intorno. Questa costruzione è un po’ come un “salotto all’aperto”: un riparo per quando piove, un posto dove riposare accarezzati dal vento, un posto dove riunirsi, mangiare, chiacchierare, pregare, cantare e ballare insieme.
Ecco alcuni aspetti da tenere in considerazione per chi vuole partire alla scoperta di queste bellissime isole:
– i Samoani sono persone molto ospitali ma bisogna ricordarsi di rispettare i loro rituali! Per esempio, evitando di camminare nei villaggi durante le ore di preghiera (di solito tra 18.00 e le 19.00);
– nel visitare i villaggi locali è consigliabile vestirsi adeguatamente evitando mini-gonne, pantaloni troppo corti oppure canottiere troppo scollate;
– prima di entrare in una casa samoana (fale) le scarpe dovrebbero essere tolte; quando gli anziani sono seduti in una fale, per educazione non si dovrebbe stare in piedi.
Quando ci si siede, non bisognerebbe rivolgere i piedi verso nessuno: è consigliabile sedersi in ginocchio, di lato, incrociare le gambe (posizione da “yoga”), oppure coprirli con un lavalava (i tipici tessuti colorati che spesso i popoli del pacifico usano per coprirsi);
– è buona regola chiedere il permesso prima di scattare fotografie all’interno di un villaggio; ugualmente, prima di visitare una spiaggia adiacente ad un villaggio, anche se deserta, è buona norma chiedere il permesso per potervi accedere (se c’è qualcuno nei paraggi a cui poter chiedere!).
Se questo viaggio vi ha incuriosito e pensate di volerne programmare uno anche voi…contattateci o richiedete un preventivo personalizzato!