Un viaggio in Polinesia Francese è diverso da una settimana in Grecia, ma il dilemma è lo stesso: cosa mettere nel bagaglio a mano?

Abbiamo stilato un piccolo elenco, dieci cose che non devono mancare nel bagaglio da cabina, per una vacanza più serena.

  1. Un cambio completo: siamo tutti ottimisti e siamo certi che i nostri bagagli compariranno sul nastro trasportatore all’arrivo, belli e perfetti come quando li abbiamo consegnati al desk dell’aeroporto. Succede quasi sempre, ma quando non succede le nostre valigie si stanno facendo un giro in Norvegia e noi siamo ai Tropici.
    Dopo un paio di giorni arriveranno, fresche e tranquille più di noi, ma intanto noi cosa indossiamo?
  2. Un costume e un paio di ciabatte da spiaggia: per il discorso di cui sopra (e naturalmente se andate in una località di mare).
  3. Un foulard, una bandana, una sciarpa leggera, qualsiasi cosa vi protegga dall’aria condizionata refrigerante di alcune sale d’attesa degli aeroporti o di qualche pulmino per i trasferimenti.
  4. Un paio di calzettoni di cotone: soprattutto nei viaggi lunghi può essere piacevole sfilarsi le scarpe e indossare delle spesse e comode calze; alcune compagnie offrono ai passeggeri un kit in cui sono comprese anche le calze, ma spesso sono di materiale sintetico e i piedi, più che riposarsi, iniziano presto a bollire.
  5. Una felpa o un golfino: anche se partite ad agosto per una vacanza alle Seychelles, la temperatura a bordo degli aerei è siberiana.
  6. Un pettine: può sembrare una sciocchezza, ma una notte in aereo può far assomigliare anche i capelli più disciplinati ad un nido di cicogna.
  7. Spazzolino e dentifricio (in mini taglia da viaggio) o anche delle gomme da masticare: per l’igiene orale? Anche!Voli interni, Air Seychelles
  8. I farmaci che usate abitualmente: il personale di volo non può somministrare alcun tipo di medicinale, per cui se siete soggetti a mal di testa, se soffrite di mal d’aria o il cibo dell’aereo vi procura regolari gastriti, ricordate di portarvi una bustina del vostro solito analgesico o un paio di pastiglie di antiacido.
  9. Lucchetto e chiave: per chiudere il vostro bagaglio a mano quando non lo avete sott’occhio. Può infatti succedere che non ci sia posto nella cappelliera sopra di voi e che uno steward sia così premuroso da trovare un posticino per il vostro trolley esattamente venti file più indietro rispetto a dove siete seduti voi; oppure che il vostro bagaglio a mano finisca nella stiva, come vi spieghiamo fra qualche riga.
  10. Una piccola bilancia pesavaligie: la potete acquistare nei negozi di valigeria, ma spesso la trovate, in prossimità delle vacanze estive, anche nei supermercati. Comoda all’andata, per controllare velocemente i bagagli da imbarcare, è fondamentale al ritorno, per non ritrovarsi brutte sorprese al check in. In alcuni aeroporti possono farvi pagare anche 30 euro per aver sforato di un chilo il peso massimo consentito (quindi ripesate bene la vostra valigia dopo averla riempita di souvenir!)

Attenzione alla valigia che usate come bagaglio a mano!

Non solo per le misure, in quanto sempre più compagnie aeree stanno diventando peggio dei geometri, e vi misurano altezza, larghezza e profondità al millimetro. Ma soprattutto per dove può finire il vostro bagaglio da cabina, perché non è detto che resti sempre in cabina.

Arrivati a destinazione, può succedere, soprattutto in piccoli aerei o nei trasferimenti in barca, che venga ammassato insieme (e sotto) ad altri in un angolo del mezzo. Ma anche alla partenza, se fate i voli di avvicinamento agli aeroporti più grandi usando una low cost, il vostro piccolo trolley rischia di viaggiare molto scomodo.

Può succedere infatti, specialmente se non avete richiesto i servizi di posto prenotato o di imbarco prioritario, di vedersi sottrarre il proprio bagaglio a mano da una hostess tanto sorridente quanto ferrea, che ve lo imbarcherà nella stiva senza tanti complimenti.

È previsto dalle regole del biglietto, e voi non potete farci nulla, ma la prossima volta evitate di metterci gli occhiali da sole.